I MILLE VOLTI DEL CARSO TRIESTINO

Scopri il Carso, terra di confine dove mare e monti si incontrano e ogni sentiero rivela misteri di popoli antichi

Mille forse no, ma davvero tanti spunti paesaggistici, storici, geologici. Sul Monte Hermada cammini tra trincee e silenzi, con lo sguardo che abbraccia il Golfo di Trieste. Il Sentiero della Salvia ti guida tra profumi intensi e viste sul mare, in un paesaggio aspro e luminoso. Nella Val Rosandra, la natura si fa spettacolo: canyon, cascate e antichi sentieri romani creano un’atmosfera unica, perfetta per chi ama l’avventura. Poi, sotto i tuoi piedi, un altro mondo: la grotta di Slivia, profonda e affascinante, con stalattiti millenarie e sale sotterranee da esplorare. Il Carso non si percorre soltanto, ma si vive in ogni passo.

PROGRAMMA

1° giorno. Il museo all’aperto del monte Hermada (Grmada). Cominceremo da Duino un cammino che ci farà conoscere da subito di cosa è fatto il Carso triestino. Una lunga serie di doline e di grotte ci porterà a compiere un’itinerario ad anello che nella parte alta andrà a sfiorare il confine Sloveno fin sul monte Hermada, triste scenario di guerra, la prima guerra mondiale, tra Italia e Impero, nella quale Trieste irridentista stava nel mezzo. Mulattiere e casematte si fanno ancora oggi spazio tra la rada macchia mediterranea che lascia sempre la veduta sul golfo e sull’Istria.

Difficoltà: E, escursionistica

Dislivello: 450 metri

Quota massima: 297 metri

2° giorno. La val Rosandra e le cascate Bagnoli. Ci sposteremo in auto a sud di Trieste dove ci addentreremo nella perla della val Rosandra, solco calcareo percorso dal torrente che crea le famose cascate Bagnoli. Un anello che ci porterà sia nel fondovalle che sui due versanti della valle così da esplorarla interamente. Anche qui, come ovvio, le formazioni carsiche la faranno da padrone e la cima aggiungerà una veduta globale e ravvicinata di Trieste ai nostri piedi.

Difficoltà: E, escursionistica

Dislivello: 800 metri

Quota massima: 426 metri

3° giorno. Il sentiero della Salvia da Aurisina a Santa Croce e poi Miramare fino a Opicina. Un lungo sentiero in prossimità della costa ci porterà in direzione di Trieste sempre con meravigliosi scorci sul mare. La prima parte si sviluppa sul sentiero della Salvia che collega Aurisina alla frazione di Santa Croce di Trieste. La seconda parte ci porterà al famoso e incantevole castello di Miramare, luogo imperdibile per una visita a Trieste. La terza parte continua il percorso sulla costa, o quasi, per raggiungere poi l’abitato di Opicina. Con le auto o coi mezzi, torneremo poi in albergo, con alle spalle un itinerario ben differente dagli altri, forse più pianeggiante ma che consente un giornata piena di cammino.

Difficoltà: E, escursionistica

Dislivello: 500 metri

Quota massima: 344 metri

4° giorno. Il carso di Slivia. Piccoli paesi e tanta macchia mediterranea per concludere il nostro trekking. I resti di una casa romana, le famose grotte delle torri di Slivia, abissi e doline, due villaggi dal sapore antico e un giro ad anello che si concluderà per pranzo. Al termine, i saluti e la partenza dopo una mattina di escursione alla scoperta di una parte forse poco conosciuta del carso triestino, ma ricca di spunti.

Difficoltà: E, escursionistica

Dislivello: 300 metri

Quota massima: 238 metri