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Lun 31 Lug /06:30 - Dom 06 Ago /19:30

Libero

ECRINS, IL CUORE SELVAGGIO DEL MAESTOSO MASSICCIO

Il massiccio alpino più a ovest. Un parco nazionale dominato dagli oltre 4000 metri della Barre e fatto di vallate disabitate con solo rifugi e ghiacciai tutte da scoprire!

Il parco nazionale degli Ecrins, nella regione del Delfinato, è il luogo più eccentrico delle Alpi, Lontano, quasi esterno alla catena montuosa, diciamo allo spartiacque e quindi dal confine tra Italia e Francia, si trova interamente in territorio francese. Si contano oltre cento cime oltre 3000 m e un’unica oltre 4000, la bellissima pala ricoperta di ghiaccio sul versante nord, chiamata Barre des Ecrins. Altre cime sono di bellezza unica come la Meije e il Pelvoux che sfiorano i 4000. Il territorio è molto complesso e i crinali che dividono le vallate sono molto alti e difficilmente valicabili. Il massiccio è solcato dalla grande vallata del Veneon che scende da est a ovest, mentre attorno si trovano altre valli che salgono sino alle vette principali. Il trekking è in parte itinerante e in parte residenziale. Si parte con due giorni itineranti con una notte in rifugio nei pressi della Roche Meane a nord-est. Un vecchio rifugio ci ospiterà per la notte più spartana permettendoci di vedere da molto vicino i primi ghiacciai e i primi scorci della Barre. Scesi, ci sposteremo a La Berarde nel fondovalle del Veneon dove, con lo zaino di giornata, saliremo in tre diverse vallate, al cospetto della Meije al famoso rifugio du Promontoire, nella meravigliosa valle del rifugio La Pilatte o all’incredibile lago Muanda che si stacca dal ghiacciaio. Infine ancora uno spostamento in auto per dirigerci a sud-est a contatto con il Pelvoux. Saliremo nella valle di Ailefroide per raggiungere il rifugio degli Ecrins con la sua stupenda posizione sul ghiacciaio che scende a est della Barre. Da qui, la mattina successiva saliremo lambendo il ghiacciaio per salire alla punta Cezanne a 3365 m e tornando alle auto nel fondovalle per salutarci.

Se ritieni che i dislivelli siano troppo impegnativi, ricorda che le escursioni sono sempre sullo stesso itinerario in andata e ritorno e quindi potrai attendere prima della destinazione. Inoltre è un trekking residenziale e quindi se sarai stanco, potrai riposarti a valle.

PROGRAMMA

1° giorno. Salita al lago Pavé e discesa al rifugio Villar d’Aréne. Una prima giornata lunga che tuttavia potrà essere ridotta fermandosi al rifugio Villar d’Aréne o prima del lago Pavè dove si trova l’omonimo rifugio, antica baracca di cantiere oggi spartanissimo rifugio. Saliremo al rifugio Du Pavé dove lasceremo il necessario per la notte e ci incammineremo verso il circo glaciale del lago Pavè, dove il lago di recente formazione ci presenterà un’ambiente post glaciale di incredibile bellezza dominato dalle cime del Pavè, del pic Gaspard, della pinte Emma e della Grand Ruine.

Difficoltà: E, escursionistica

Dislivello: 1100 metri circa

Quota massima: 2841 metri

2° giorno. Salita al refuge Adèle Planchard, discesa alle auto e trasferimento a La Berarde. Un classico nido d’aquila, ma non l’unico del parco, posto su uno sperone di roccia a sovrastare la lingua del ghiacciaio che scende a nord della Roche Faurio con i suoi mancati 4000, il ghiacciaio de la Plate des Agneaux. Davanti a noi il ghiacciaio la cima della Barre, oltre il crinale roccioso e a lato la Grand Ruine. Saremo già nel cuore degli Ecrins, nell’ambiente più aspro. Dopo pranzo, scenderemo al rifugio Villar d’Aréne dove recupereremo l’equipaggiamento della notte precedente e scenderemo alle auto per spostarci a La Berarde dove pernotteremo tre giorni.

Difficoltà: EE, escursionistica per esperti

Dislivello: 1100 metri circa

Quota massima: 3186 metri

3° giorno. Escursione al rifugio La Pilatte. Alla testa della vallata abitata di Veneon, cuore del parco che viene abbracciato dalla gran parte delle cime più alte, si formano due valli distinte: Etancons a nord e Veneon a sud. Partiremo dal rifugio, nel piccolo villaggio della Berarde, al termine della valle abitata, per risalire la valle culminata dalla bastionata rocciosa di Les Bans su cui poggia il ghiacciaio della Pilatte. Tra questo e il ghiacciaio di Says, si inerpica il sentiero che sale al rifugio. Le pareti ovest della Barre des Ecrins e dell’Ailefroide saranno le protagoniste. Dopo pranzo scenderemo alla Berarde con un sentiero che si addentra nella valle di Chardon percorrendo un anello che si sviluppa sulle due differenti rive del Veneon.

Difficoltà: E, escursionistica

Dislivello: 850 metri circa

Quota massima: 2577 metri

4° giorno. Escursione al rifugio du Promontoire. Forse la valle più aspra, rocciosa, contrastata, certo, la giornata più lunga. A cime e pareti come la Roche Faurio, la Grand Ruine, la Meije, il Pavè, il Rateau, si contrappone lo stretto fondovalle con le piane alluvionali del torrente. La direzione sarà sempre quella della Meije, verso il rifugio Promontoire, accesso alla cima che lo sovrasta, la Meije appunto. Dopo una prima parte di salita dolce sino al rifugio Chatelleret il sentiero sale sempre più ripido sino alla base dello sperone roccioso che sale al rifugio du Promontoire. L’ultimo tratto, breve, è attrezzato ed esposto, ma chi volesse attendere, lo potrà fare alla base. L’escursione è molto lunga e sarà valutata la sua meta, che potrà quindi essere arretrata, in funzione del tempo disponibile. Ritorno per il medesimo sentiero

Difficoltà: EE, escursionistica per esperti

Dislivello: 1350 metri

Quota massima: 3082

5° giorno. Escursione al lago della Muande e trasferimento al rifugio Du Pré De Madame Carle. Partiremo per un brevissimo spostamento in auto sino al parcheggio di Champhorent per avviarci sul sentiero di fondovalle che porta prima la rifugio della Levey e poi al lago. Al rifugio, chi vorrà riposarsi, potrà attendere il gruppo al ritorno. Il sentiero, pianeggiante fino al rifugio a all’omonima bellissima piana, segue il torrente della Muande, per poi iniziare la salita dolce fino alla balza che poi darà forma al lago abbracciato dal ghiacciaio du Fond tra le cime du Vallon e delle Riues e la punta della Muande e in uno spettacolo imperdibile. Torneremo per lo stesso sentiero e ci trasferiremo in auto al rifugio Pré de Madame Carle.

Difficoltà: E, escursionistica

Dislivello: 1050 metri circa

Quota massima: 2419 metri

6° giorno. Escursione al Glacier Blanc. Dallo chalet partiremo a piedi verso il nostro obiettivo, la veduta del ghiacciaio che scende dalla Barre, una lunga e vasta lingua che divide le creste affilate che tra la Barre e le Roche Faurio. Il sentiero sale su una prima balza rocciosa, e attraversa il torrente alla base del ghiacciaio per portarsi sulla riva sinistra fino al rifugio du Glacier Blanc. Da qui punta alla morena che risale sino al rifugio Des Ecrins. Saremo alla base della Barre e di un ghiacciaio che si aggrappa alle verticali pareti che lo culminano. Cuore ghiacciato del massiccio.

Difficoltà: E, escursionistica

Dislivello: 1000 metri circa

Quota massima: 3000 metri

7° giorno. Escursione alla Pointe del’Aiglière. Culmine del trekking, la nostra cima sarà avventurosa nonché ovviamente panoramicissima. Partiremo di buon mattino con un breve spostamento in auto verso la direzione del ritorno, al villaggio di Narreyroux dove ci attenderà una delle più alte cime escursionistiche del massiccio. Il sentiero si sviluppa in fondovalle nel bosco vicino al torrente con le sue cascatelle, ormai paesaggio dimenticato, sino a prè de Fonds dove lascia il posto al pascolo. Poi sale ben visibile ancora un poco ma, oltre, dovremo seguire una traccia di ometti su terreno detritico fino a superare tante sorgenti e a raggiungere il crestone. Da qui la cima che consente vedute su tutto il gruppo, ma anche su Monviso, Chaberton, Chambeyron, Vanoise, e ben oltre. Grande soddisfazione!

Difficoltà: EE, escursionistica per esperti

Dislivello: 1450 metri circa

Quota massima: 3307 metri

 


RITROVO. Piazzale Lorenzo Lotto a Milano, sotto la scritta “Lido di Milano” o alla partenza dell’escursione. Se hai necessità di trovare altre soluzioni contattaci e ci accorderemo.

PRANZO. Pranzo al sacco. Il primo giorno è necessario avere con sé il pranzo al sacco sin dalla partenza (per info leggi qui).

EQUIPAGGIAMENTO. Attrezzatura classica da escursionismo che comprenda guscio antivento e antipioggia, capi vari che permettano la vestizione a strati sovrapposti, borraccia, crema solare ad alta protezione, occhiali da sole, guanti, cappello, lampada frontale (per info leggi qui).

SISTEMAZIONE. In rifugio con camere quadruple o maggiori o camerone. E’ necessario portare con sé toelette personale e sacco-lenzuolo o sacco a pelo.

VARIAZIONI DI PROGRAMMA. Il programma può anche variare. La guida rimane l’unico giudice del programma che può modificare in qualsiasi momento per motivi di sicurezza in base alle condizioni meteorologiche, ambientali o in relazione al livello fisico e tecnico degli escursionisti.

INCLUSO NEI COSTI. L’accompagnamento da parte di un AmM Guide Alpine regolarmente iscritto al Collegio di appartenenza e in possesso di assicurazione professionale RC, il vitto e l’alloggio in mezza pensione, le spese della guida. I Soci Wellness Wizard A.S.D. godono, inoltre, di assicurazione infortuni durante l’escursione inclusa nella quota associativa di € 20,00 annui (per info leggi qui).

ESCLUSO DAI COSTI. I pranzi e i costi di viaggio. Ogni altro costo non esplicitato alla voce “INCLUSO NEI COSTI”.

COSTI DI VIAGGIO. I costi di viaggio sostenuti dagli autisti di tutte le auto utilizzate sono divisi tra i partecipanti in modo equo, ad eccezione degli autisti stessi. In caso di una sola auto con equipaggio formato da tre partecipanti di cui uno è l’autista, questo condivide le spese di viaggio in modo equo. In ogni caso la guida non partecipa alle spese di viaggio.

CAPARRA E SALDO. L’iscrizione prevede il versamento della caparra (per info leggi qui). Il saldo è da effettuare in contanti durante l’evento.

ISCRIZIONI E DISDETTE. Ci si prenota attraverso il modulo di iscrizione del sito che ha valore legale di contratto. In caso di condizioni ambientali non consone l’uscita verrà spostata o annullata. Le DISDETTE devono essere TEMPESTIVAMENTE COMUNICATE alla guida dell’escursione tramite E-MAIL. La disdetta non comporta il pagamento della quota indicata nella scheda se effettuata entro 15 GIORNI dall’inizio dell’evento. Successivamente comporta il pagamento del 70% dell’intera quota da effettuare tramite bonifico bancario (per info leggi qui).